Biometria

La biometria (dalle parole greche bìos “vita” e métron “conteggio” o “misura”) è la disciplina che studia le grandezze biofisiche allo scopo di identificarne i meccanismi di funzionamento, di misurarne il valore e di indurre un comportamento desiderato in specifici sistemi tecnologici.

 

A suo tempo, nella stagione 1995, iniziammo questo importante lavoro ancor prima di esserne obbligati o comunque indotti dalle varie linee guida e dai vari regolamenti emanati dagli Enti preposti a tale attività ed oggi, a maggior ragione, possiamo orgogliosamente confermare di esserci riusciti, perlomeno in questi vent’anni di meticolosa attività di raccolta dei relativi dati.

Iniziammo con il reperire i dati ed a registrare anche i primi semplici dati biometrici relativi al genere ed al peso dei cinghiali abbattuti.

 

Poi, dopo ben dieci anni dal nostro avvio dei lavori, la biometria, scienza utilissima per conoscere approfonditamente la biologia di una specie, divenne obbligatoria per tutte le Squadre della nostra Provincia che iniziò quindi a formare le figure preposte a tali incombenze, ovvero i Biometristi Esperti del cinghiale.

Anno dopo anno, stagione dopo stagione, cominciarono ad emergere dati significativi in merito agli aspetti biologici e gestionali della specie.

 

Dopo alcuni anni avendo finalmente i dati a confronto di diverse stagioni venatorie cominciammo a stampare il tabellone numerico in modo da poterlo condividere con l’intera Squadra e quindi con i compagni interessati a tali report.

A partire dalla stagione 2004 la tabella è stata revisionata inserendo anche i dati aggiuntivi relativi alle nuove misure biometriche previste dalla Provincia di Savona, ovvero la lunghezza testa-tronco (LTT) e la lunghezza del garetto (LG) che assommate alla località ed al settore di abbattimento, al peso, all’età ed allo stato di gravidanza o meno delle femmine vanno a formare la scheda biometrica che le squadre di caccia al cinghiale devono compilare ed inviare il giorno successivo alla battuta di caccia all’A.T.C. e successivamente alla Provincia.

 

Ovviamente nel corso degli anni le varie schede biometriche si sono evolute in funzione dei dati da reperire sulla carcassa dell’animale giunto nel locale di macellazione.

Per agevolare la lettura e l’analisi di tutti questi dati, talvolta utili e preziosi e talvolta solo meramente ludici e curiosi, ho pensato di trasformare i singoli ed apparentemente insignificanti dati numerici reperiti in questi vent’anni di attività venatoria in veri e propri dati statistici, meglio comprensibili da parte del lettore grazie al colpo d’occhio offerto dall’elaborazione dei vari grafici.